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Immagine del redattoreAlessia Ruzzeddu

Stop alla violenza di genere, anche tra i giovani



Il fenomeno della violenza contro le donne è ancora troppo diffuso nel nostro Paese. Il 24% delle adolescenti dichiara di aver subito almeno una volta un atto di violenza: 1 ragazza su 10 è stata insultata dal fidanzato, 1 su 20 è stata picchiata.

La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa che non conosce confini né geografia cultura o ricchezza, e fin tanto che continuerà non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza e una reale parità di genere, obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Educare i giovani alla cultura del rispetto di ogni essere umano e delle donne in modo particolare è uno degli obiettivi che persegue l'Associazione D.o.n.n.a e Women Of Change Italia (www.womenofchange.it/iniziative) entrambe impegnate attivamente nel contrastare qualunque tipo di violenza di genere e forma di discriminazione nel rispetto della dignità e inviolabilità della persona. E' per questo che insieme al Festival dei Diritti Umani le nostre Associazioni hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione pro bono #stopteenviolence disponibile su tutte le piattaforme digitali realizzata con la collaborazione di studenti delle classi 3ASS e la 4ASS dell’Istituto Professionale Domenico Modugno di Conversano (BA). Nel loro video anche la studentessa romana Gaia Bitocchi, autrice di Briciola, brano che racconta la storia di una violenza subita, scelto da Women of Change Italia come colonna sonora del progetto e prodotto dal produttore musicale Philip Abussi di Mokamusic.

La scuola rappresenta il viatico per far acquisire ai giovani, spesso spettatori di violenze domestiche, la consapevolezza e la comprensione delle varie forme di violenza – fisica e psicologica – imparando a riconoscere i luoghi comuni e i pregiudizi di cui la “cultura” che li circonda è spesso intrisa per innestare un reale cambio di rotta. Ma per dire basta ad un fenomeno con dati ancora allarmanti soprattutto se pensiamo alle vittime di femminicidi nel nostro Paese, abbiamo bisogno anche delle Istituzioni, per incidere con forza sul sistema di prevenzione, protezione e sanzionatorio.





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