Per parlare di parità di genere è necessario adottare un approccio multidimensionale perché sono tante le dimensioni del problema da attenzionare e gli attori che in modo sinergico possono contribuire al cambiamento: Istituzioni, mondo imprenditoriale, Università, Scuole, Associazioni e società civile tutta!
Ce lo ricordano rendiconti e statistiche che in occasione dell'8 Marzo, giornata internazionale della donna, sono stati pubblicati per sottolineare il percorso ancora lungo da compiere per la parità di genere e di cui si è discusso ieri 7 marzo a Milano all'interno del Forum Donne Europa Futuro, organizzato dagli Stati Generali delle Donne e ospitato nella sede della rappresentanza diplomatica in Italia della Commissione europea (Palazzo delle Stelline), un'occasione di confronto alla presenza dell'Europarlamentare Onorevole Letizia Moratti.
L'Italia è ancora indietro rispetto agli altri paesi europei, soprattutto del Nord Europa, in termini di parità di genere.
OCCUPAZIONE
Il Rendiconto di Genere pubblicato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS ed il Rapporto CNEL-ISTAT ci ricordano che il tasso di occupazione femminile in Italia si è attestato al 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini, evidenziando un divario di genere significativo che risulta di gran lunga superiore alla media europea (17,9 punti contro 9,1 punti)
FORMAZIONE
L’italia rimane il terzultimo paese europeo per numero di laureati anche se le donne terminano in misura maggiore gli studi rispetto ai loro coetanei (il 52,6% per le scuole superiori e il 59,9% per le lauree) ma formazione e preparazione non genera adeguati benefici nel mondo del lavoro dove permangono elevati gap di genere.
MONDO IMPRENDITORIALE POSIZIONI APICALI E E GENDER PAY GAP
Forte l'instabilità occupazionale nel nostro Paese che coinvolge soprattutto il genere femminile in quanto solo il 18% delle assunzioni di donne sono a tempo indeterminato a fronte del 22,6% degli uomini. Le lavoratrici con un contratto a tempo parziale sono il 64,4% del totale e anche il part time involontario è prevalentemente femminile.
Forte sbilanciamento anche nel mondo del lavoro dove le posizioni manageriali e quadro ricoperte dalle donne risultano essere appena il 21,1% per le dirigenti , mentre tra i quadri il genere femminile rappresenta solo il 32,4%. Gap Retributivo (stipendi inferiori di oltre 20 punti percentuali rispetto agli uomini), e carichi di cura che impongono alla donna un'altalena nel suo percorso professionale con ricorso spesso a part time volontario con evidenti ripercussioni sulle prestazioni pensionistiche che, nonostante la predominanza numerica delle donne si caratterizzano per importi erogati decisamente inferiori.
VIOLENZA DI GENERE
Grave e persistente la problematica sociale legata alla violenza di genere che rende le donne estremamente fragili, vittime di prevaricazioni e comportamenti discriminatori in molti ambiti della vita sociale, politica , imprenditoriale dove le forme di violenza si manifestano attraverso violenza psicologica, economica, fisica, sessuale con conseguenze non soltanto sulle vittime dirette ma sull'intero contesto sociale ed economico
QUALI SONO ALLORA LE PRIORITA' PER ACCELERARE SUI TEMI DELLA PARITA'
Di grande ispirazione gli interventi dell'europarlamentare Onorevole Letizia Moratti e dell'Eurodeputata Giusy Princy che hanno ricordato le 3 priorità:
Più STEM perchè il mercato del lavoro ha bisogno di questi profiliAbbiamo un grande problema anche sugli indirizzi di studio scelti dalle donne in Italia, dove non riusciamo a rompere la gabbia degli stereotipi di genere. La percentuale di immatricolate alle materie STEM negli ultimi 10 anni da parte delle studentesse è ferma al 20% e non si muove con evidenti ripercussioni nell'inserimento nel mondo del lavoro dove le professioni più richieste e più redditizie sono in ambito ingegneristico e informatico.
Empowerment economico e autonomia economica riducendo il gender pay gap in Italia ancora al 20%, fornendo strumenti di conciliazione per garantire alle donne un lavoro stabile senza dover far scelte che impattano sul suo percorso professionale, mettendo a disposizione delle donne più fondi per lanciare start up innovative e nuove imprese con un accesso al credito facilitato.
Lotta alla Violenza di Genere.
E proprio oggi in occasione della Giornata internazionale della Donna il Governo Meloni ha approvato un disegno di legge che prevede l’introduzione del delitto di femminicidio nell’ordinamento italiano, che diventerebbe quindi una fattispecie autonoma rispetto all’omicidio, un provvedimento che viene visto come un nuovo passo verso la nascita di un Testo Unico contro le violenze di genere. Una modifica "epocale" ricorda il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che modifica il codice penale prevedendo, per "chiunque cagiona la morte di una donna" l'ERGASTOLO!
Facendoci guidare dai valori Europei di Libertà, Democrazia, Stato di Diritto e Auto determinazione diamo forma insieme al Futuro che è ora!
Alessia Ruzzeddu
Comments